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La "Vaquita", la focena più piccola del mondo che vive nel Golfo del Messico, sarebbe sull'orlo dell'estinzione, e ne rimarrebbero solo tra 250 e 400 esemplari. Tra i principali imputati della scomparsa la pesca illegale e quella accidentale effettuata dai pescatori della zona.
Una balena di 25 metri si è arentata nele coste malesi, in particolare a Pulau Gaya. La fonte la segnala come balenottera di Bryde, ma vista la lunghezza delle pinne pettorali ho il sospetto che in realtà sia una megattera. E' abbastanza raro che il corpo di un grande cetaceo si areni dopo la morte, creando così notevoli problemi di carattere igienico: di solito affonda al largo dove diventa poi cibo per gli ecosistemi di profondità.
Sempre più incredibili le forme di vita che si trovano in profondità. Alcuni pesci piatti (simili a sogliole) sono stati osservati nelle vicinanze delle risalite di zolfo tipiche dei vulcani sommersi, in prossimità delle isole Marianne. Nelle zone la temperatura è elevata e il pH dell'acqua (acidità) è vicino a quello dell'acido solforico puro.
Un gran numero di strane creature sono state scoperte quest'anno, nell'ambito del "Census of Marine Life". Gli ambienti estremi, come quelli di profondità vicino a sorgenti idrotermali, sono quelli che hanno svelato organismi (gamberi e bivalvi soprattutto) dalla forma e dalle abitudini stravaganti, come la resistenza a cambiamenti di temperatura repentini dell'ordine anche di 80 °C.
Il WWF sta cercando di stabilire una riserva naturale nel mare compreso tra Giappone e Corea, per proteggerne il delicato ecosistema, in cui vivono animali come il dugongo, la balena grigia, tartarughe e molte specie di pesci.
Una nuova specie di squalo lanterna, chiamato Emopterus burgessi, è stato scoperto da un gruppo di ricercatori al largo di Taiwan. Come tutti gli squali lanterna, ha delle ghiandole luminescenti lungo il ventre.
Una strana coppia: dei ricercatori hanno trovato una collaborazione durante le tecniche di caccia di murene e cernie, in Mar Rosso. Particolare situazione in cui due specie diverse cooperano per un fine comune (Nel link si trova anche un curioso video che documenta la caccia).
Pochissimo si conosce sul misterioso squalo della Groenlandia, un raro pesce di profondità che si nutre probabilmente di carcasse di animali e che vive nelle gelide acque vicino al Circolo Polare Artico. Recentemente, un gran numero di questi animali sono stati avvistati nel Golfo di St. Lawrence, in Canada, per motivi sconosciuti (si ipotizza che qualche carcassa di balena sia presente nella zona) rendendo possibili nuove osservazioni.
La naturale radioattività dei fondali oceanici potrebbe essere la fonte di energia di organismi che vivono in quelli ambienti, tipicamente poveri di fonti di nutrimento. Questa è l'ipotesi avanzata da alcuni scienziati che hanno lavorato sui fondali profondi del Pacifico, ad oltre 5000 metri di profondità.
Sembra una barzelletta ma è vero: molti gabbiani, attirati in gran numero in zona Patagonia da nuove discariche create negli utlimi anni, hanno imparato ad attaccare le balene che nella zona vanno a riprodursi (Balene franche australi, nella foto) pe rstaccare pezzi di pelle e grasso di cui possono cibarsi. Questo fenomeno sta producendo alterazioni nel comportamento delle balene che nelle tranquille baie argentine vanno a partorire e a crescere i cuccioli.
Oltre ad avere permesso quote eccessive di pesca per il 2007, l'UE sta riconsiderando il divieto di pesca con gli storditori elettrici per aumentare le catture. Non c'è veramente limite al peggio.
Alcuni grandi predatori come gli squali grigi e i pinna bianca (nella foto) stanno subendo un declino dovuto a vari fattori. Sono necessarie delle zone a tutela integrale in cui queste specie non possano assolutamente essere pescate, secondo uno studio pubblicato da ricercatori australiani.
Una spedizione di ricercatori sta giungendo alla drammatica conclusione dopo che nessun avvistamento è stato segnalato negli ultimi tempi. Il delfino di fiume (chiamato anche Bajii) era in forte pericolo a causa dell'intensa attività di pesca, dell'aumento dell'inquinamento e soprattutto della drastica diminuzione dell'habitat dovuta a costruzioni di dighe ed altre opere dell'uomo. Un'altra meraviglia della natura che i nostri figli non avranno la possibilità di vedere.